proposta di recupero e riuso

 

 

 

 

 

 

chiostri benedettini di San Pietro: dalla conoscenza al progetto

Proposta di rassegna-laboratorio ai Chiostri di San Pietro su richiesta dell’Assessore Valeria Montanari nel giugno del 2018. Mesi di lavoro per realizzarla, poi il no dell’Amministrazione al programma concordato.

I. lettera alla città

Una lunga lettera e stralci tratti da una più esaustiva documentazione sono rivolti a chi, non a parole ma a fatti, abbia interesse e cura del bene comune e voglia conoscere non solo il complesso monastico, ma anche l’annosa e non trasparente vicenda che lo riguarda.
La certezza che la città debba riappropriarsi di questa preziosa opera - non come appare ora, in uno stato di precarietà non certo esemplare, e non come si presenterebbe in seguito all’intervento che propone l’Amministrazione e visibile al sito del Comune - porta a pubblicare nel nostro sito uno Speciale San Pietro dedicato al tema. L’architettura di alto prestigio e la sapienza costruttiva, peculiari della stagione rinascimentale, e l’ampio respiro europeo che attiene all’estrazione benedettina, meritano partecipazione corale, competenze specifiche, idee creative.

II. dalla conoscenza al progetto

Prima di procedere alla stesura del progetto di recupero e riuso di un’architettura storica, in particolare se dismessa, è indispensabile riconoscerne la vocazione attraverso le peculiari componenti artistiche, culturali, sapienziali e, in questo caso, teologiche come compete al tema monastico. Per cogliere la storia, il significato, il contesto ambientale del monastero sanpietrino si è seguito un percorso di ricerca che ha portato alla reinterpretazione della progettualità originaria, dei procedimenti matematici, dei significati emblematici all'interno del processo compositivo: linee guida per operare in sintonia con l’esistente.

III. computo metrico estimativo

Si presenta qui una stima dei costi per i lavori previsti dal progetto relativo agli spazi cortilivi esterni e interni ai chiostri, alle strutture di accesso, al nuovo ingresso e ai collegamenti verticali nella fascia di stacco tra i due chiostri (scala in acciaio e vetro, ascensore).
Si presenta anche una valutazione delle strutture per l'auditorium ipogeo nel chiostro grande, non comprensiva delle dotazioni impiantistiche.

IV. vicende personali e istituzionali

L’excursus cronologico testimonia la costante attenzione di chi scrive affinché la città abbia consapevolezza del valore artistico e culturale di questa grande opera reggiana. Si affianca contestualmente, per quanto è a conoscenza, l’iter istituzionale che ha interessato il complesso monastico dal momento in cui la Giunta Fantuzzi ha dato avvio al programma di recupero. In questi lunghi anni l’assenza di una visione organica ampia e partecipata, ha creato uno stato di imbarazzante “non finito”, cui si è aggiunto l’utilizzo episodico con usi spesso dannosi e inadeguati

V. rassegna stampa

La stampa reggiana, e non solo, ha dato ampio respiro agli studi, alle pubblicazioni e agli eventi promossi da chi scrive, sul complesso sanpietrino. Ne riportiamo alcuni dei più significativi.
Proprio dalle ragioni matematiche e teologiche, dichiarate o criptate nella fabbrica dei chiostri è stata possibile l’interpretazione di due opere vinciane che ne riprendono i principi compositivi. Su queste Rai Tre Educational, ha proposto due documentari, tuttora in onda in Italia e all'estero, girati in parte proprio ai chiostri di San Pietro.
I chiostri sono stati presentati anche all'Istituto Italiano di Cultura di una delle città più rappresentative dell’Unione Europea, l’alsaziana Strasburgo.

VI. pubblicazioni e convegni

Elenco cronologico 1970-2018.