Corso Garibaldi (della Ghiara)
Reggio Emilia, marzo 2008
Si è parlato molto in questi ultimi tempi della riqualificazione delle piazze in corso Garibaldi, nell’ambito del programma estense. Conosco bene il problema. La mia residenza è al limite di piazza Roversi; inoltre, nel 2008, il Dirigente dell’Unità di Progetto Città Storica mi aveva invitato a occuparmi dell’argomento e a proporgli idee. Richiesta evidentemente allettante. Il compito era impegnativo e presupponeva un lavoro di squadra. Ecco la collaborazione di alcuni giovani colleghi, particolarmente significativa quella di Enrica Cattani che, con una tesi di laurea in architettura Allestimento di spazi urbani, aveva studiato in modo approfondito il corso quale ambiente di riferimento del suo progetto. Indispensabile la consulenza paesaggistica di Marcella Minelli, agronomo, per «arricchire il progetto di concetti attuali legandolo alle nuove esigenze di non spreco dell’acqua e della sua corretta gestione in caso di eventi meteorici importanti; […] mantenere la leggibilità in modo da facilitare l’orientamento nell’ambiente, anche identificando le emergenze architettoniche».
Un lavoro di équipe, che ci aveva particolarmente impegnato e stimolato, risolto con una proposta unitaria poiché unitario è il tema: si tratta, infatti, del tracciato che ricalca l’antico alveo del Crostolo intra moenia a sud della via Emilia. La storia urbana illumina una corretta interpretazione.