Fortificazioni, memoria, paesaggio
Convegno scientifico in occasione dei cinquant’anni di attività dell’Istituto Italiano dei Castelli, 1964-2014
Bologna, San Giovanni in Monte Università di Bologna
27-28-29 novembre 2014
27 novembre 2014
Relazione di Franca Manenti Valli:
"Francesco di Giorgio Martini e Leonardo da Vinci. Le vie matematiche per l'architettura fortificata"
abstract
Franca Manenti Valli
IBI Sezione Emilia‐Romagna
Francesco Di Giorgio Martini e Leonardo da Vinci.
Le vie matematiche per l’architettura fortificata
Un percorso critico iniziato nel 2006 con il Convegno dell’Istituto Le misure del castello suggerisce di riproporre e approfondire ora il tema dell’analisi metrico‐compositiva nelle strutture fortificate. Un pressante impegno per chi segue da anni vie matematiche nell’esegesi delle architetture storiche, civili e cultuali e che si pone, necessariamente, anche per lo studio di quelle difensive, seppur condizionate da esigenze di rapidità di realizzazione e di sicurezza di esecuzione.
Non si tratta solo di una verifica di taglio mensurale o della ricerca di rapporti proporzionali, ma del recupero di un linguaggio che in ogni momento della storia ha informato l’arte del costruire. E che si è disperso creando problemi d’interpretazione e di conservazione delle opere.
Riscontrato da tempo un procedimento geometrico in manufatti di area matildica, quali sono le torri canossane realizzate all’inizio del secondo millennio, s’intende ora indagare in quel momento storico in cui “la proporzione” è tra le istanze prime, tanto da divenire oggetto di una specifica trattatistica. Le stesse regole espresse e commentate nel Trattato di architettura civile e militare da Francesco Di Giorgio sono invece sottese, ma decodificabili a un’attenta lettura, nei disegni di Leonardo. A conferma di una mai interrotta prassi compositiva che si avvale di formule matematiche derivate, attraverso passaggi di culture, dall’antichità classica.
Contatti tra i due maestri rinascimentali sono probabili e in parte documentati. Certo il possesso da parte di Leonardo del trattato martiniano dichiara un peculiare interesse per la disciplina. Così come l’insistita ricerca degli Elementi di Euclide mostra l’attenzione verso le regole della geometria: segnatamente quelle
della proporzione continua che applica al suo operare artistico e scientifico.
Quali le consonanze tra le visioni dei due autori e quali i loro apporti al processo progettuale delle architetture fortificate è quanto ci si propone di esporre.